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Scheda Storica - Territoriale

Scheda Storica - Territoriale


Provincia: Alessandria.


Area storica: Monferrato.


Abitanti: 793 (ISTAT; 2001).


Estensione: 13,08 Kmq (ISTAT; 1991).


Confini: il comune di Alfiano Natta confina a meridione con Calliano e Tonco, ad occidente con Villadeati, a settentrione con Castelletto Merli, Odalengo Piccolo ed ad oriente con Moncalvo e Penango.


Frazioni: Cardona, Sanico, Casarello. Nuclei abitati: Borghi, Casalpaletti, Gerbidi, Stazione di Tonco- Alfiano (ISTAT; 1991).


Toponimo storico: la forma “Alfianum” che compare nei documenti più antichi (886; B.S.S.S. 28, doc. 18) rimane inalterata fino al secolo XIV. Nel 1863 al toponimo Alfiano viene aggiunto il nome di Natta, derivante dalla famiglia omonima che a partire dal 1483 ha tenuto in feudo la località (MANNO, Bibliografia, vol. II, p. 8612).


Diocesi: Alfiano rientra nella diocesi di Casale Monferrato (eretta nel 1474). In precedenza rientrava nella diocesi di Asti, come ci attesta un documento del 1285 circa in cui si menziona la chiesa di San Marziano de Alfiano, astensis diocesis (Doc. Cap.del sec. XIII, doc. 230), esistente già nell’886. Pieve: la prima indicazione della presenza di un centro abitato attivo risale all’epoca carolingia, quando un documento ci attesta l’esistenza di un vigus de Alfiano (886). E’ però solo verso la fine del secolo XIII che le fonti ci parlano di un plebano di Alfiano, in occasione di una lite con il plebano di Cossombrato, nella diocesi di Asti (Doc. Cap. sec. XIII, doc. 527, p. 260, anno 1286); di pieve si parla ancora qualche anno dopo in occasione di un atto di mutuo fra un abitante di Alfiano e un cittadino di Asti (Carte Astigiane del sec. XIV, s. II, doc. 293, p. 197, anno 1308). Sempre ai primi anni del Trecento risalgono le ultime due attestazioni di un plebano e di una pieve di Alfiano (Carte Astigiane del secolo XIV, s. II, docc. 754-755 e docc. 915-917 del 1309).


Altre presenze ecclesiastiche: la chiesa parrocchiale è dedicata a San Marziano. Le visite pastorali dei secoli XVIII e XIX documentano la presenza di quattro compagnie devozionali presso gli altari della chiesa parrocchiale, quella del SS. Sacramento, quella del Suffragio, quella del Rosario e quella delle Umiliate, eretta presso l’altare della Madonna del Rosario nel 1841, e di una confraternita, detta dei Disciplinanti, sotto il titolo di S. Defendente i cui confratelli indossano nelle processioni un abito bianco ed avevano un oratorio proprio(A.S.D.C.,Visita pastorale del vescovo Pietro Secondo Radicati (1701-1729), risposte, pp.1r-12r; Visita pastorale del vescovo Francesco Alciati (1817-1829), risposte, pp.133r-142r; Visita pastorale del vescovo Paolo Maria Barone(1892-1903), risposte,pp.535r-542v). Nella visita pastorale del vescovo Radicati si cerca di rintracciare la datazione di origine delle compagnie e della confraternita “la compagnia del SS. Sacramento è antica perchè si ritrova un libro principiato li 10 luglio 1596, ma di questa non se ne trova l’erezione. Circa la confraternita di S. Defendente si trova un libro vecchio principiato li 2 gennaio 1647, ove il sig. don Filippo Accomasso all’ora pievano asserisce non aver trovato alcun libro della detta chiesa, quando è venuto a quella cura, forse per le gravi guerre disperso, per il che sotto li 26 maggio 1679 Mons. Miroglio gli ha concesse nuove bolle d’erezione e di conferma. La compagnia del Suffragio canonicamente eretta come appare d’aggregazione all’arciconfraternita di Roma legittimamente spedita in carta pecora e sigillata con sigillo pendente li 11 luglio 1655. La compagnia del Rosario anch’ella in parte canonicamente eretta, mentre in un libro antico nel principio del medesimo si vede un in strumento autentico d’erezione che quanto prima si potrà si mandi a Roma li 29 luglio 1607” (A.S.D.C.,Visita pastorale del vescovo Pietro Secondo Radicati (1701-1729), risposte, pp.11r-12r). Le altre chiese presenti sul territorio di Alfiano, rintracciabili nella documentazione archivistica, sono: la chiesa di S. Rocco dedicata a S. Rocco e S. Carlo, nella borgata di Casarello, distante due chilometri dalla parrocchia; la chiesa di Santa Maria dei Razzani, vicino alla borgata di Casarello e a due chilometri circa dalla parrocchia, la chiesa di San Defendente, all’inizio del paese, distante un chilometro dalla parrocchia e di proprietà dell’omonima confraternita, la chiesa di S. Lorenzo a due chilometri dalla parrocchiale vicino a un cimitero, la chiesa di San Grato distante un un chilometro dalla chiesa parrocchiale. Nella frazione di Cadorna, è presente la chiesa di S. Eusebio, inoltre, una confraternita col titolo di S. Agata e tre compagnie intitolate al SS. Sacramento, al S. Rosario e alle Vergini presso la chiesa di S. Eusebio. Nella frazione di Sanico esiste la parrocchia di S. Antonio. Secondo Le memorie di don Porrato la parrocchia di Sanico fu smembrata da quella di Alfiano dal vescovo di Casale Scipione Pascali, nel 1619. La chiesa parrocchiale era intitolata prima a San Grato (1577), in seguito a SS. Grato e Antonio (1620) e infine solo a S. Antonio, presso la chiesa di S. Antonio vi era la compagnia di S. Michele che aveva una tribuna propria fatta costruire nel 1733 con licenza del Vescovo ; gli altri oratori, documentati dal sacerdote, sono quello di S. Pietro, quello di S. Nazario nel bivio della strada di Sanico- Alfiano-Moncalvo, e la cappella campestre di S. Bernardo nella regione Prato maggiore vicino alla frazione Borghi (PORRATO, Memorie). La canonica di Asti possiede diversi beni nel luogo di Alfiano (B.S.S.S. 28, doc. 48 del 927). Assetto insediativo: Alfiano Natta si trova all’estremo nord-ovest della provincia di Alessandria, a 43 chilometri dal capoluogo, sul versante meridionale della collina di Montebaldo. Il territorio del comune è occupato nella parte superiore dal bacino del torrente Versa e confina per un largo tratto con l’Astigiano. Comunita’, origine e funzionamento: non si hanno attestazioni. Dipendenza nel medioevo: in età carolingia la villa qui dicitur alfiano sembra appartenere alla iudiciaria torense (B.S.S.S. 28, doc. 23 dell’892).


Feudo: il feudo di Alfiano con Sanico e Casarello nel comitato di Monferrato viene infeudato dai Marchesi di Monferrato agli Alfiano Guala. Estinti gli Alfiano, Guglielmo II di Monferrato lo infeuda ad personam a Secondo Visconti (1515) che cede Alfiano e Sanico alla famiglia Natta (1531), estinta nel 1866 (GUASCO, Dizionario, vol. I, pag. 44; MANNO, Bibliografia, vol. II, pag. 8612). Mutamenti di distrettuazione: appartenente al Marchesato, poi Ducato del Monferrato, dopo l’annessione agli stati sabaudi, nel 1708, diviene parte della provincia di Casale. Tale assetto si mantiene fino alla caduta dell’antico regime in Piemonte nel 1798. La circoscrizione di Casale nel periodo napoleonico è aggregata senza sostanziali alterazioni ad una circoscrizione avente come capoluogo Alessandria. Si tratta dapprima del dipartimento del Tanaro (1799), e in seguito alla riorganizzazione amministrativa del 1801, del dipartimento di Marengo, arrondissement di Casale. L’inquadramento amministrativo di Alfiano Natta non cambia fino alla restaurazione. In seguito Alfiano Natta diviene parte della ricostruita provincia di Casale inclusa nella divisione d’Alessandria, che viene in seguito ridotta a circondario della provincia d’Alessandria nel 1859 (STURANI, Il Piemonte, 1995).


Mutamenti territoriali: la circoscrizione territoriale viene modificata nel 1927 a seguito di aggregazione di parte della frazione Cardona staccata dal Comune di Villadeati. Comunanze: a metà Settecento, la comunità di Alfiano possiede un campo nella contrada delle “zerbide” di 1 moggia, il cui reddito è di lire 12 circa, e quattro terreni gerbidi, uno in regione Pozzo Tachino d’annuo reddito di due lire, uno nella contrada di S. Nazario di 60 moggia circa, uno in regione della Cerrina di 4 moggia circa, l’ultimo nella regione di S. Defendente e della Noce di 3 moggia circa, terreni sassosi e con vegetazione insufficiente per il pascolo del bestiame, e infine moggia 120 di boschi cedui nelle regioni della Rolassa Montebaldo, Veleggia, Fontana Fredda e Sotto Castello. Possiede ancora una casa e tre forni utilizzati dai particolari del luogo e delle sue frazioni (A.S.T.C., Ricavo de’ redditizi quelle comunità, misura de’ territori e de’ beni antichi e moderni e notizie diverse, s.d., ma 1760/1769). In ottemperanza alla legge del 16 giugno 1927 sull’alienazione degli usi civici, il regio commissariato per il riordino degli usi civici, con decreto del 6 maggio 1939, autorizza l’alienazione 12.37 ettari di terrero del comune di Alfiano Natta, di cui 11,47 di “categoria A” ossia bosco e pascolo permanente e il resto di “categoria B” ossia seminativo e prativo già utilizzato per le colture agrarie e dato dal comune in locazione a coltivatori del luogo. In una lettera, datata 3 ottobre 1934, indirizzata la commissario regionale del “Piemonte e Liguria” di Torino, il geometra Emilio Sonetto di Brusasco comunica che risulta sussistere da molto tempo da parte della popolazione di Cadorna l’esercitazione del legnatico. Secondo il geometra che ha raccolto la testimonianza del segretario comunale pare esistere in quella località località l’uso raccogliere la sola legna secca sia sulla proprietà privata, sia su quella demaniale, senza alcuna distinzione; per quanto riguarda la legna adatta al taglio diversi individui effettuano pagamenti al comune per ottenere il diritto all’abbattimento degli alberi (C.L.U.C., Provincia di Alessandria, fasc. Alfiano Natta).


Luoghi scomparsi: Nel 1286 circa è attestata l’esistenza di una pieve di San Marziano ecclesia seu plebs sancti Marciani de Alfiano (Doc. Cap. del sec. XIII, doc. 230).


Catasti: nella documentazione conservata presso l’archivio comunale di Alfiano Natta troviamo registri dei consegnamenti datati 1635, 1731-1739, 1740, catasti antichi datati 1748-1759, 1779-1786, 1780-1790, 1880- 1890 ed uno figurato senza data del sec. XVIII.


Ordinati: la serie degli ordinati di Alfiano Natta inizia nel 1728 e prosegue fino ai giorni nostri, fatta eccezione per gli anni che vanno dal 1803 al 1813, non rintracciati presso l’archivio comunale. Statuti: non si hanno attestazioni.


Liti territoriali: lite tra la comunità di Alfiano e quella di Odalengo Piccolo per l’attribuzione del terreno boschivo detto “Carpegna”, 1762-1763.